Nuovi spogli documentari conservati all’Archivio di Stato consentono, per la prima volta, di verificare e integrare fonti quali il Varchi e il Nardi, e pervenire a una ricostruzione pressoché giornaliera e attuale degli avvenimenti svoltisi nei dieci mesi dell’assedio da parte di Carlo V, dall’ottobre del 1529 all’agosto del 1530.
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Nessun sacrificio fu ritenuto inaccettabile per la difesa di quella «dolce libertà», citata in ogni documento e per cui i Fiorentini erano pronti a dare la vita e la ‘roba’.
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