La didattica nella società contemporanea è chiamata a rispondere alle sfide di una trasmissione culturale e generazionale che deve passare attraverso un'educazione e una formazione globale e sinergica. Essa interpella il mondo della scuola, ma anche, in sintonia, tutte le altre agenzie educative, che esistono sul territorio.
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Questo richiede non solo una valorizzazione della centralità della persona e dell'intersoggettività, ma anche un percorso didattico interattivo, una comunicazione dialogica e un'animazione della programmazione. Questo volume tenta di descrivere una proposta per coniugare, nel rispetto dello specifico statuto epistemologico della scienza didattica, il protagonismo dei soggetti che interagiscono nell'evento didattico, le loro potenzialità psicologiche, animative e comunicative, le scoperte della moderna comunicazione mass-mediale e vuole, in questo modo, contribuire a educare animando e ad animare educando. L'autore cerca di rivisitare le correnti didattiche che nella storia della pedagogia hanno influenzato la formazione e presentarne le possibilità e i limiti in ordine ad un'animazione educativa.
La didattica e l'animazione, in questo modo, non sono solo percorsi che s'intersecano e si richiamano a vicenda, ma diventano, nella loro ricchezza epistemologica, un unico itinerario, che come fine vuole formare la persona in modo armonico. Ciascuno è alunno e al tempo stesso maestro, ciascuno è padre e per sempre figlio, ciascuno comunica una disciplina e contemporaneamente è il risultato di una comunicazione e di una tradizione. Per questo la didattica interattiva valorizza ciascun soggetto in ordine ad un'animazione delle capacità inscritte nella storia personale.
Il volume descrive e propone una didattica comunicativa, ma al tempo stesso tenta di aprire un dibattito. Per questo è indirizzato agli insegnati, agli operatori nei diversi campi della comunicazione e dell'animazione, ai formatori e agli esperti nei processi formativi, agli educatori e agli stessi genitori, che sono chiamati a trasmettere ciò che hanno ricevuto.