Come viaggiavano le notizie prima dell'Ottocento? Molto più velocemente di quello che si possa credere.
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Se, per esempio, fatto frequente dal Quattrocento al Settecento, delle navi di pirati turchi risalivano il Tirreno minacciando le coste della Toscana (obiettivo preferito per le numerose isole facilmente depredabili), succedeva questo: il sistema fortificato di torri costiere era subito messo in allarme a partire dall'isola del Giglio, avamposto meridionale, e il segnale iniziava un rapidissimo percorso attraverso l'arcipelago toscano e i confini dei diversi piccoli Stati, riuscendo a raggiungere Pisa in poco più di un'ora. Com'era possibile, visto che oggi una lettera, per posta, impiega come minimo due giorni per percorrere lo stesso tratto? Semplice: con segnali di fuoco e di fumo, colpi di cannone, rintocchi di campane, piccioni viaggiatori... Messaggi di un mondo totalmente a misura umana - che questo libro, frutto di ricerche d'archivio certosine, fa riemergere con tutti i suoi profumi e le sue atmosfere - ma che correvano a una velocità di cento chilometri all'ora.
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