C'è una buona malattia, che appartiene a quei pochi eletti che sanno quanto la vittoria rappresenti quasi un'utopia: si chiama Fiorentina, e nasce da un senso d'appartenenza a una terra e a un colore, e non dalla contabilità dei successi. E il bello è che i contagiati tutto vogliono tranne che guarirne.
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E importante allora rammentare le tappe migliori di questa strana passione, parlare dei campioni (ma anche delle schiappe) vestiti di viola, che a tutti hanno scaldato il cuore. Un'occasione per ricordare i momenti di gioia vera e genuina che solo la vittoria arrivata dopo la fatica può concedere. "Sì, la Violitudine è una scuola di vita. Insegna che il cammino su questa terra è fatto più di sconfitte che di vittorie. Però nessuno ci sentirà mai dire quella grande bischerata attribuita a quello snob perditempo del barone De Coubertin (a occhio e croce un interista) che l'importante è partecipare."
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