Queste pagine intendono narrare la straordinaria metamorfosi di una città rimasta immutata, sino al 1865, nel suo impianto medievale, la quale viene chiamata all'improvviso ad ospitare la capitale del nuovo Stato unitario.
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Quasi fosse un viaggiatore di quei tempi, il lettore ripercorre le profonde trasformazioni del tessuto storico cittadino, a cominciare dall'abbattimento della cerchia muraria medievale per consentire lo scorrimento dei viali e la creazione di nuovi quartieri residenziali. La narrazione prosegue quindi con l'apertura del Viale dei Colli, con la creazione dei Lungarni e con gli interventi risanatori nel cuore della città. Interventi che comprendono l'abbattimento del Mercato Vecchio e del ghetto, recuperando l'area che corrisponde all'attuale Piazza della Repubblica e palazzi adiacenti. Il lettore può così rendersi conto, anche sulla scorta di vivaci e perfino divertenti impressioni di illustri testimoni stranieri, come l'attuale volto di Firenze sia il risultato di un equilibrato confronto fra l'incantevole città sigillata nel suo passato medievale e le esigenze di una città moderna che vive nel presente e guarda al futuro.
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CBR$GLBT@Biblioteca dell'Identità Toscana del Consiglio Regionale