Web, social network, messaggistica istantanea, giochi online, informazioni, media literacy: internet arriva ad adulti e ragazzi con una forza dirompente. Non solo tramite computer, ma anche tablet e smartphone, con un utilizzo quotidiano sempre più disinibito e incontrollato.
[...]
La capacità di un individuo di partecipare alla vita online è considerata una vera e propria cittadinanza digitale e, come quella tradizionale, comporta diritti e doveri, competenze e conoscenze necessarie per rapportarsi agli altri. Nel Piano Nazionale Scuola digitale l'azione #14 si propone di indagare il rapporto fra competenze digitali necessarie per esercitare la propria cittadinanza, ed educazione ai media impartita nelle scuole. Lo studente, a partire dal termine del primo ciclo di scuola superiore, deve acquisire "buone competenze digitali, usare con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare ed analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo". Ma a questa naturalezza dell'approccio tecnologico spesso non segue una competenza nell'uso e nel discernimento di come questo flusso di dati arriva ai ragazzi. Quali sono le fonti che generano informazione? Come è possibile giudicare l'autorevolezza di questo o quel canale non ufficiale? Quali tecniche sono utilizzate in rete, consciamente o meno, per affermare la superiorità delle proprie idee a danno di quelle degli altri? "Riconoscere le fake news in classe" parte da queste e altre domande pratiche per gettare un ponte tra cultura digitale e retorica classica, tra fact checking e fallacie della comunicazione, mostrando come sia necessario, per insegnare a muoversi nel digitale con competenza ed attenzione, avere una conoscenza tanto della tecnologia quanto del pensiero umano e dei suoi meccanismi.
Lo trovi in
Scheda
CBRGL@Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo - Consiglio reg. Toscana