Dalla metà dell'Ottocento, le vicende di cui sono protagoniste le famiglie fiorentine dei Lori, Vannucci e Settepassi procedono indipendenti le une dalle altre, pur in una fitta rete di rapporti, frequentazioni, legami all'interno di un medesimo ambiente sociale che l'Unità d'Italia e il trasferimento della capitale da Torino a Firenze avevano contribuito a creare.
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Tra l'Ottocento e il Novecento, dai due matrimoni di Ida Lori, sposata una prima volta con Ulderigo Vannucci e una seconda con Carlo Settepassi, ha origine un'unica famiglia, quella dei Lori-Vannucci-Settepassi, che del "secolo breve" vive le immani tragedie. Non valgono a sventarle preveggenti opposizioni e indignate rivolte morali; gli avvenimenti si susseguono inesorabilmente in una fatale catena, fino alla morte di Alessandra Settepassi, la giovanissima collegiale dell'Istituto fiorentino sul Poggio Imperiale, vittima dei nazisti nell'Eccidio del Padule di Fucecchio del 1944, e a quella di suo padre, sette anni più tardi.
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