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Viareggio, il racconto di una strage : dal fuoco sui binari alla sentenza d'appello
Abstract
Viareggio: il racconto di una strage - Dal fuoco sui binari alla sentenza di appello è un saggio lucido, cronachistico e commovente di uno degli ennesimi scheletri nell'armadio del nostro belpaese.Introduzione
1. [...] L'incidente, il processo, la mobilitazione
L’incidente
Le indagini e il Processo
Un primo commento e reazioni Dieci anni di storie e mobilitazione
2. Le motivazioni della sentenza d’appello
Sentenza del processo di appello
Applicabilità della normativa antinfortunistica
Appello imputati e società del Gruppo GATX
Appello del Pm sulla responsabilità di Lehmann
Appelli CIMA Riparazioni e suoi imputati
Appelli imputati e Società del Gruppo FS. Le concause del disastro
Le responsabilità del Gruppo Ferrovie dello Stato
La responsabilità dell’imputato Moretti quale A.D. di Ferrovie dello Stato Spa
Le circostanze aggravanti e attenuanti
3. Conclusioni
Dalle attenuanti alla questione sicurezza
La voce di chi non ha voce
Appendice
Contributi di: Riccardo Biagi, Daniela Rombi, Marco Piagentini, Maria Nanni, Riccardo Antonini, Dante De Angelis, Gabriele Dalle Luche
Incidenti ferroviari in Italia dal 2000 al 2020
Viareggio: il racconto di una strage - Dal fuoco sui binari alla sentenza di appello è un saggio lucido, cronachistico e commovente di uno degli ennesimi scheletri nell'armadio del nostro belpaese.
29 giugno 2009, Viareggio ore 23.48: il treno merci 50325, carico di Gpl, a seguito della rottura dell'assile del carro merci, deragliò causando la morte di 32 persone che si trovavano nelle loro abitazioni.
Nel libro si racconta la mobilitazione dei familiari delle vittime, di molti lavoratori delle ferrovie, di tanti cittadini e associazioni, e poi le fasi delle indagini e del processo, con la sentenza di I grado e di appello. Sulle motivazioni di quest’ultima ci si sofferma per ricostruire le responsabilità di questa strage.
Una strage che poteva essere evitata, come dimostrano le condanne inflitte ai vertici delle società straniere proprietarie del carro e responsabili della manutenzione e ai vertici del Gruppo FS, che avrebbero dovuto vigilare sui materiali noleggiati per il trasporto di merci pericolose sulla nostra rete ferroviaria.
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