Partendo da elementi apparentemente “contraddittori”, l’autore cerca di dimostrare come i racconti tradizionali nascondano resti di credenze che sopravvivono come motivi. L’autore presenta molteplici elementi, apparentemente “incongruenti”.
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Si va dalla persecuzione dell’eroina, che non a caso le novelle ci ritraggono quasi sempre come madre di gemelli, a Prezzemolina, protagonista di storie diverse ma accomunate dal contrasto madre figlia. Si studia la valenza magica della frutta per scoprire una differenza funzionale tra seme e frutto. Si mettono in evidenza i mestieri legati al taglio e al cucito che sembrano rivelare un diverso e contrastante rapporto tra universo maschile e femminile. Né si trascurano lo spazio e il tempo e le peculiarità che assumono nella fiabe tradizionali. Si studiano le piante e gli animali nei racconti, nei proverbi e nelle bestemmie cercando di capirne la valenza simbolica. Un’attenzione particolare è dedicata al linguaggio interdetto e, in particolar modo, agli ossimori blasfemi per ricostruire una scala di valori degli animali sacri e immondi variata nel corso dei secoli.
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CBR$GLBT@Biblioteca dell'Identità Toscana del Consiglio Regionale