Il volume pone al centro del percorso riflessivo il quesito se il patrimonio di conoscenze in Italia abbia costituito un elemento di guida nell’azione politica di governo del territorio, partendo dall’ovvia considerazione che dietro ogni azione di intervento ci sia sempre un substrato culturale che sostiene l’azione stessa.
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Nella fase di stesura, l’Italia e il resto del mondo si sono improvvisamente trovati di fronte all’emergenza sanitaria per la diffusione del ceppo virale Sars CoV-2. Questo fatto eccezionale ha necessariamente modificato l’ordine delle riflessioni essendo cambiate le complessive condizioni sociali e di vita individuale, di cui si dà conto in particolare nei saggi introduttivi. Il libro è articolato in tre parti distinte, tra loro strettamente interconnesse. I contributi della prima offrono una lettura del rapporto cultura/territorio, non solo dal punto di vista sociologico. La seconda parte affronta le diverse potenzialità del nesso cultura/territorio utilizzando alcune parole/chiave: fenomeni di inclusione/esclusione, processi di ri-urbanizzazione, spazi di quotidianità, politiche pubbliche e partecipazione, multietnicità e accoglienza. La terza parte raccoglie 29 brevi schede sullo stato dell’arte della ricerca dei sociologi del territorio. La numerosità dei contributi consente di avere una significativa mappa delle indagini sociologiche in corso o concluse recentemente e rappresenta uno strumento utile a quanti detengono un ruolo di governo ai diversi livelli.
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