Un saggio "dedicato a scavare nel caso italiano, con una attenzione acuta al lavoro della magistratura, al suo ruolo nel rapporto con la decisione politica; a penetrare nelle relazioni problematiche tra sovranità, costituzione, legge e interpretazione, non mancando di analizzare passaggi della Costituzione italiana per vederne limiti e prospettive.
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Tutto il lavoro è intessuto da una riflessione particolarmente appassionata sulla realtà critica del processo e sulle mancate riforme... non è un libro di pura teoria, ma di teoria, se così si può dire, applicata al caso soprattutto italiano...: è opera di un professore di procedura civile, che è anche e insieme un cittadino, impegnato con spirito critico e inquieto sulle concretissime problematiche che attendono a tutta la funzione della Magistratura, al destino del cittadino, spesso preso nella rete di una giustizia affamata di giustizialismo." Dalla Prefazione di Biagio de Giovanni.
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