Questo libro è un intreccio di scrittura e cammino. Percorre e racconta un sentiero che va da Bologna a Firenze, da piazza Maggiore a piazza della Signoria, conosciuto come Via degli Dei. Nel 2010, quando uscì la prima edizione, si era appena conclusa la guerra tra l'Appennino e l'Alta Velocità.
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La nuova ferrovia prometteva di avvicinare i capoluoghi di Emilia e Toscana come se fossero due fermate di una metropolitana. Oggi possiamo dire che quelle parole erano solo propaganda. I treni veloci fanno risparmiare una ventina di minuti di viaggio, ma dietro di sé hanno lasciato un inutile sacrificio di esseri umani, paesaggi, fiumi e sorgenti. L'Alta Velocità avrebbe dovuto spostare sulle rotaie parte del traffico dell'Autostrada del Sole. Invece di autostrade ne è arrivata un'altra, e la storia si è ripetuta. Dieci anni dopo, la Via degli Dei è diventata uno dei cammini più frequentati d'Italia e questo testo un piccolo classico della narrativa di montagna. L'autore torna sui suoi passi e aggiunge alle vecchie pagine il racconto di quel che è accaduto nel frattempo: i luoghi che sono cambiati, quelli che sono rimasti intatti, le nuove storie che si sono depositate sul sentiero, le riflessioni imposte dalla sua notorietà, ma anche le sentenze per i disastri ambientali e le morti sul lavoro, i danni compiuti e mai più sanati. Perché il passato non si può cambiare, e nemmeno il futuro, ma bisogna sforzarsi di educare il presente. Crescerlo con più cura. Seguire per cinque giorni i segnavia biancorossi, tra incontri e leggende, per arrivare a Firenze a forza di gambe, scoprendo così quale mostruosa Entità minaccia boschi e vallate. Per poterla riconoscere, la prossima volta. Cioè adesso. "Queste storie sono fatte di tronchi e di pietra, prima che di parole." Cinque giorni di cammino da Bologna a Firenze, fra incontri inattesi e disastri ambientali, per conoscere le verità e gli spettri che plasmano il paesaggio. Per ascoltare senza fretta la voce dei luoghi e imparare a capirli.
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CBR$GLBT@Biblioteca dell'Identità Toscana del Consiglio Regionale