La prima grande bugia che si può raccontare sull'emergenza climatica è che non è colpa dell'essere umano. La seconda è che tutti gli esseri umani ne sono responsabili in egual misura.
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Se oggi non esiste una politica climatica globale efficace, se le temperature continuano ad aumentare, se gli ecosistemi sono al collasso, la ragione va cercata nella macchina organizzata del negazionismo climatico: ingenti finanziamenti, tecniche di propaganda ed efficaci manovre di ingegneria comunicativa che hanno lo scopo di far sembrare il cambiamento climatico solo una teoria, un'opinione, non una realtà scientificamente fondata. Questo libro racconta quello che non viene mai detto a proposito dell'emergenza climatica: quando gli scienziati hanno cominciato a dare l'allarme, le industrie di combustibili fossili non potevano permettere che i loro affari fossero compromessi. Erano gli anni '70 e, da allora, le lobby negazioniste - non solo le industrie fossili, ma politici, think tank, gruppi di pressione, piattaforme mediatiche, gruppi di facciata e falsi esperti - hanno messo in atto la più grande operazione di insabbiamento della storia più recente. Il negazionismo non si limita a rimuovere la realtà. Ne costruisce una alternativa al cui centro c'è un elemento su tutti: l'inganno. La disinformazione diventa la nuova realtà. E il negazionismo diventa vitale per la sopravvivenza di quella stessa realtà. Il negazionismo è strategico, è attivo, è pubblico.
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