I Medici hanno avuto una passione per gli agrumi fin dal '400, ma iniziarono a collezionarli solo nel '500 con il granduca Cosimo I de' Medici. Questo collezionismo continuò con tutti i suoi discendenti, fino a quando non si estinse la linea granducale della stirpe con la morte di Anna Maria Luisa de' Medici nel 1743.
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Con questo libro vorrei cercare di fare luce sul legame della famiglia Medici con gli agrumi, piante che primeggiavano su tutte le altre nella maggior parte dei giardini medicei ma esso vuole anche essere una guida alla scoperta degli agrumi ancora presenti in alcuni di questi giardini. Scoprirete in particolare la passione per queste piante da parte di Cosimo I e dei sui figli Francesco I e Ferdinando I, per poi arrivare all'apoteosi di questa 'citromania' con i cardinali Giovan Carlo e Leopoldo, e successivamente con loro nipote Cosimo III, penultimo granduca della famiglia. In mezzo a loro però compariranno anche membri della casata meno noti, come Don Antonio, figlio di Francesco I, il cardinale Carlo, figlio di Ferdinando I, e il cardinale Francesco Maria, figlio di Ferdinando II. Oltre ai regnanti e ai loro famigliari, in questa storia interverranno anche alcune personalità storiche della Firenze del '600 e del '700, tra cui Bartolomeo Bimbi, pittore specializzato in nature morte e quasi un secondo protagonista di questo libro, Pier Antonio Micheli, botanico e direttore del Giardino dei semplici di Firenze, e Pietro Nati, botanico e direttore del Giardino dei semplici di Pisa. Infine, tra queste pagine scoprirete varietà di agrumi antiche e poco conosciute ai più, come il pomelo, il limone cedrato, le lumie, l'arancio amaro, e la 'Bizzarria', chimera nata proprio a Firenze verso la metà del '600 e subito inserita nelle collezioni di agrumi da Ferdinando II.
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