Franca Ongaro è stata una intellettuale di straordinario impegno civile: il suo nome è da sempre legato a quello del marito Franco Basaglia, con il quale si è resa protagonista della «rivoluzione culturale» che ha portato alla chiusura dei manicomi.
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Eppure, il suo ruolo non si è esaurito nell'impresa comune accanto al compagno di una vita: durante gli anni della sua attività parlamentare, come senatrice nel gruppo di Sinistra indipendente, fu capace di tradurre le esperienze e le riflessioni del movimento basagliano in attività legislativa. Puntare una luce su Franca Ongaro, attingendo alle carte del suo archivio, vuol dire riscoprire la storia di una donna che ha scritto molto ma che ha voluto si parlasse poco di sé: apparentemente discosta, rispetto alla personalità straripante di Basaglia, nel tempo un cono d'ombra ha finito per avvolgerla e sovente il suo spessore di studiosa è stato schiacciato su ruoli marginali come quello di dattilografa o di segretaria di Basaglia, non valorizzando la ricchezza del suo impegno civile che la portò a fare ricerca in modo nuovo rispetto alla cultura scientifica dominante e a promuovere prese di coscienza e lotte di liberazione che oltrepassarono i confini manicomiali.
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