Il volume, frutto della collaborazione di esperti di diversi settori quali la storia moderna (Giulio Cretti), la storia dell'arte (Elisa Paoli) e la medievistica (Paolo Pirillo), ricostruisce le vicende di uno stemma leonino di origine medievale e legato al territorio del Comune di Barberino Tavarnelle, in provincia di Firenze.
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La ricerca presentata in questo volume è stata fortemente propugnata dal sindaco del recentemente riunificato Comune di Barberino Tavernelle, David Baroncelli, che ne spiega la connotazione e il fine di natura politica oltre che il valore scientifico-storico: «ricostruire e rifondare l'identità di comunità partendo dalla verità storica e dalla condivisione della conoscenza e dei simboli attraverso un'indagine documentaria condotta in maniera scientifica sul piano metodologico e lontana da proposte fantasiose e prive di qualsiasi fondamento e spessore storico». La certezza della «longeva unità territoriale» del comune riunificato si staglia come sfondo di questo lavoro, che prende come punto di riferimento e di partenza la versione quattrocentesca dello stemma ad opera di Benozzo Gozzoli e bottega sul cosiddetto Tabernacolo dei Giustiziati del palazzo vicariale di Certaldo e prosegue esaminando un'ampia mole di materiali documentari dei secoli successivi. Presentazione di David Baroncelli.
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