Lo studio delinea un quadro del sistema produttivo agricolo toscano. I primi dati del censimento 2020 mostrano le criticità di un settore che, nell’arco di un decennio, ha perso imprese e superfici. In positivo, i dati suggeriscono anche quanto resta del settore sia in grado di estrarre valore dalle proprie produzioni.
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La progressiva specializzazione in produzioni di eccellenza, come quella vitivinicola, o in attività connesse, rischia tuttavia di limitare il raggiungimento di altri obiettivi rilevanti per la sfera delle policy, come la riduzione della dipendenza alimentare, la diffusione delle filiere corte e il mantenimento della biodiversità. Nonostante i molti sforzi delle politiche pubbliche, il processo di invecchiamento dell’imprenditorialità agricola è lungi dall’arrestarsi. Le speranze di un rinnovamento non possono tuttavia che continuare a fondarsi sul ruolo delle nuove generazioni: gli agricoltori giovani sono più istruiti e mostrano un livello di formazione specialistica in studi agrari più elevato rispetto a quelli anziani, importante prerequisito per la professionalizzazione, la modernizzazione e la diffusione nel settore delle nuove prassi di produzione sostenibile. Un’ulteriore sfida per le policy riguarda la valorizzazione della componente imprenditoriale femminile, che in Toscana è tutt’altro che esigua e che tipicamente mostra un’elevata propensione all’innovazione, agli investimenti green e alla diversificazione.
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L'*agricoltura toscana oggi : le tendenze tra i due censimenti ISTAT / IRPET ; [studio realizzato da Sara Turchetti, con la collaborazione di Paolo Chini] Firenze : IRPET, 2023 1 testo elettronico (PDF), (31 p. : ill. ; 1,60 MB)