Il viaggiatore sensibile riesce ogni tanto a trovare o ritrovare un po’ di se stesso, a concepire amore vero per ciò in cui si imbatte, a sentirsi a casa pur essendo lontano da casa (dove per casa si intende non tanto e non solo una certa porzione catastale, ma piuttosto un luogo del cuore e dell’anima con cui e per cui sia possibile avvertire speciale confidenza e senso di affinità).
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Senza escludere inoltre la possibilità, a casa restando, di riuscire a percorrere semplicemente con la fantasia luoghi e tempi remoti. Abbiamo dunque cercato di riunire qui alcune testimonianze di viaggio sia «di mondo» che «di mente» o dell’anima, esperienze e considerazioni rivelatesi profonde e formative, esercizi di indulgenza verso i limiti personali per inseguire, come cantò il poeta, «virtute e canoscenza»: obiettivi che superano di gran lunga, occorre sempre ricordarlo, le questioni di orari ferroviari e aereoportuali, le agenzie di viaggio, le prenotazioni alberghiere, l’incetta di magneti-ricordo in vista del rientro.
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