Insieme a Renato Curcio, Mario Moretti e Alberto Franceschini, Gallinari è stato uno dei nomi di spicco delle BR. Vi ha militato fin dal principio, ed è stato uno dei massimi dirigenti dell'organizzazione durante il periodo cruciale del sequestro Moro.
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Nel suo libro, Gallinari si assume tutta la responsabilità del percorso di vita che lo ha condotto dalla giovinezza a Reggio Emilia agli ergastoli collezionati davanti a quattro o cinque Corti d'Assise. E lo fa senza lifting, con l'onestà di restituire esattamente la psicologia e l'universo ideologico di un giovane rivoluzionario, spinto dall'incalzare degli avvenimenti storici fino alla cospirazione violenta e ai gesti più estremi.