Questa raccolta di scritti intende fornire materiali di lettura e discussione sul tema del patrimonio rurale, utili a far emergere le nuove funzioni di cui vengono investiti gli spazi non urbani.
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Questi ultimi non sono più legati soltanto alla produzione agricola, ma sempre più alla fornitura di una varietà di servizi ai "cittadini": la gestione del territorio e dell'ambiente, la creazione di spazi di "natura", il mantenimento di quadri paesaggistici capaci di identificare e di differenziare i luoghi. La pubblicazione risponde alla finalità di sensibilizzare, educare e formare al riconoscimento, alla conservazione o alla creazione ex novo di valori nei diversi spazi rurali delle nostre regioni. A fronte della perdita di diversità paesaggistica causata dai processi di omologazione e di rimescolamento dei caratteri urbani e rurali a cui stiamo assistendo, è imperativo elencare tutte le ragioni che spingono a "prendersi cura" del paesaggio rurale. Nel volume sono presenti una varietà di sguardi sulla nuova ruralità oltre ad approcci disciplinari diversi di geografi, di storici dell'arte, di politologi, di psicologi e di architetti del paesaggio. I contributi sono organizzati in quattro sezioni che si incaricano di riannodare le fila di un discorso "unitario". Sezioni che introducono ai valori culturali di cui il paesaggio rurale è portatore, alle forme di valorizzazione del paesaggio rurale legate alla creazione di percorsi, all'analisi delle relazioni tra paesaggi "interni" ed "esterni".