A trent'anni dalla scomparsa di Aldo Capitini (1899-1968), figura di spicco dell'antifascismo italiano, fautore della pedagogia come pratica di liberazione, e ideatore nel 1961 della prima marcia della Pace Perugia-Assisi, il saggio di Rocco Altieri ricostruisce criticamente il percorso teorico e pratico del fondatore del movimento nonviolento italiano.
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La ricerca delinea i passaggi fondamentali della vita di Capitini, dalla lotta al fascismo, alla fase della ricostruzione democratica della società italiana fino alla rivolta giovanile del '68, di cui Capitini fu uno dei precursori più significativi. Una particolare attenzione è dedicata all'analisi di Capitini nell'affrontare le questioni più delicate della costruzione della Repubblica, un approccio metodologico che evidenzia il suo modo laico e religioso allo stesso tempo di vivere e interpretare i conflitti del secolo. Aldo Capitini viene, dunque, riproposto alle giovani generazioni nella sua interezza di teorico e militante della nonviolenza, maestro di una riflessione etica sulla responsabilità dell'individuo nella società contemporanea.