Il film è un'inchiesta sui fatti che hanno condotto alla morte del bandito siciliano Salvatore Giuliano, rinvenuto a Castelvetrano la mattina del 5 luglio 1950. Trama 1950: a Castelvetrano viene trovato il corpo del noto bandito Salvatore Giuliano.
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Inizia un lungo flash-back in cui si ripercorrono i primi anni del dopoguerra in Sicilia, la nascita della richiesta di Indipendenza della Sicilia e le prime "imprese" di Giuliano, del cugino Gaspare Pisciotta e della loro banda criminale. Intanto Montelepre, paese natale di Giuliano, è sorvegliata dai reparti antibanditismo dei carabinieri per cercare di prendere lui e Pisciotta. I banditi però tornano a colpire: nel 1947 avviene la strage di Portella della Ginestra e poi la narrazione del film ritorna al ritrovamento del corpo di Salvatore Giuliano. Pisciotta viene arrestato, processato insieme ai suoi compari e condannato all'ergastolo. Durante l'udienza ricorda l'assassinio del cugino Giuliano che lui stesso ha ucciso. Dopo la condanna però è avvelenato in carcere.