Giuseppe De Lutiis è uno dei massimi esperti della storia dei servizi segreti italiani in età repubblicana e su questo argomento ha già pubblicato un libro di grande interesse, Storia dei servizi segreti in italia (vedi Scheda 116), del 1984, poi riedito con alcuni approfondimenti nel 1991 e nel 1998).
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In questo volume, pubblicato per il Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica della Regione Toscana, l'autore ha semplificato linguaggio e contenuti per ottenere uno strumento più di divulgazione che di ricerca scientifica. Il libro si divide in due parti. La prima ha un carattere teorico e risponde alle domande su cosa è un servizio segreto, quali sono i suoi compiti, come si sono venuti strutturando nella storia e quale ruolo hanno assunto nel secolo appena passato. Subito dopo, De Lutiis fornisce delle informazioni sintetiche sui servizi segreti delle nazioni più importanti - la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, Israele, la Germania, la Russia e la Francia - per poi soffermarsi sulla storia dei servizi italiani, sulle forme di controllo della loro azione e sulle proposte di riforma della loro organizzazione. Ripercorrendo la storia recente dei nostri servizi segreti, l'autore si occupa anche del rapporto tra queste strutture e il terrorismo, in particolare quello stragista. "Man mano che il trascorrere degli anni ci permette di guardare agli eventi del quindicennio racchiuso tra la strage di piazza Fontana (1969) e quella del treno 904 (1984) con una prospettiva di più ampio respiro - afferma De Lutiis - il dato che emerge con maggiore evidenza è la protezione che è stata accordata [_] ai responsabili delle stragi" (pp. 45-46). E poco più avanti, l'autore spiega questi comportamenti illegittimi con la logica internazionale della "guerra fredda", cioè la contrapposizione tra mondo occidentale e mondo comunista. La seconda parte del volume presenta una serie di testi e documenti sui servizi segreti. Particolarmente interessanti sono le pagine riprese dal libro La mia vita nella CIA di William Colby (vedi Scheda 104), prima agente segreto nell'Italia degli anni Cinquanta e poi a capo del servizio statunitense che si occupa di questioni estere; dalla Relazione sull'Operazione Gladio e dal Primo rapporto sul sistema di informazione e sicurezza (vedi Scheda 115) approvato dal Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato; da alcune sentenze-ordinanze scritte dai giudici istruttori Guido Salvini e Carlo Mastelloni. Utile è anche l'appendice del libro, che riporta i nomi dei presidenti della Repubblica, dei presidenti del Consiglio, dei ministri della Difesa e dell'Interno e di tutti i capi dei vari servizi informativi italiani che si sono succeduti nei decenni fino al 2000. (a.d.)