Mai come negli ultimi anni si è parlato tanto di memoria, mai i politici europei hanno invitato a ricordare il passato con tanta insistenza; eppure, fin dalla caduta del muro di Berlino, nell'autunno 1989, l'Europa intera sembra essere in preda a una sorta di "malattia mentale" che le impedisce di trarre utili lezioni dalla storia.
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Perché? Questo il cruciale interrogativo che si pone Barbara Spinelli, che riporta l'attenzione su alcuni casi esemplari di questa memoria vana: i confini balcanici e le stragi di Milosevic; il dopo guerra fredda nei paesi dell'est; la Germania postunificazione; l'Italia di Tangentopoli; l'Austria di Haider.