Come indica il titolo, il volume ripercorre l'intera parabola degli intrighi e delle torbide vicende di cui è costellata la storia della Loggia massonica segreta "Propaganda 2" (P2).
[...]
Sulla base di fonti quali le relazioni dei lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla Loggia massonica P2, presieduta da Tina Anselmi, i cui 40 membri hanno vagliato molte migliaia di pagine di atti processuali, dossier, documenti, lettere e agende private, e sulla base di una ricca letteratura specialistica, Alberto Cecchi, per anni dirigente del Partito Comunista Italiano, membro e vicepresidente della stessa Commissione d'inchiesta e senza dubbio una delle più esperte voci in materia, cerca di fornire insieme un quadro storico sull'oscuro e complesso fenomeno della P2 e un criterio di metodo per analizzarlo. Al di là della pur interessante mole di dati, di nomi e di contatti, emerge a più riprese l'idea che ogni storia della P2 che si fondi sulla mera cronaca dei singoli scandali sia riduttiva, se non sterile. Al contrario deve essere tentata una lettura strutturale della P2, mostrando da un lato la sua natura eversiva, per molti versi organica a quella dell'ideologia settaria del radicalismo di destra, e dall'altro il suo esser causa ed effetto del condizionarsi reciproco dei poteri politico, economico e militare. Si dipana, cosí, la logica non lineare della P2, che sfrutta per fini oscuri e tornaconti personali ogni spazio della vita pubblica lasciato aperto a svolte in senso antidemocratico: ora si lega con opportunismo ai poteri conservatori di volta in volta più forti (i filomonarchici sconfitti nel referendum per la repubblica del 1946, le potenti logge massoniche statunitense e inglese, i settori reazionari del clero), ora approfitta del mutare degli equilibri del potere nel contesto postbellico italiano ed estero. Nell'ambito di una nuova "economia della corruzione", le lunghe manovre del "Venerabile Maestro" Licio Gelli e di tutti gli uomini con cui egli ebbe contatti, quasi fili indistinti di un'unica ragnatela, testimoniano del tentativo di radicare un sistema di controllo dell'illecito negli schemi quotidiani della vita democratica. (p.s.)