Muovendo dalla cultura giuridica della fine del Settecento, questa sintesi della storia del diritto civile italiano si sofferma sul Code Napoléon, sui codici preunitari, sul codice civile unitario e sul codice vigente, ma intreccia con questi modelli normativi gli orientamenti della legislazione e della giurisprudenza, le radici culturali dell'Esegesi e della Pandettistica, del Socialismo giuridico e della metodologia formalista destinata ad imperare per quasi tutto il Novecento. Descrive la frattura politica del Fascismo prima e della forma repubblicana poi nella loro incidenza sul fluire del diritto civile in cui rimane però intatta la struttura istituzionale: i grandi rivolgimenti si registreranno solo con gli anni Settanta e con l'avvento del mercato comune. Fattori sociali ed economici, dimensioni politiche, esigenze della teoria e della prassi costituiscono il substrato che si intravede dietro la cristallizzazione di regole legislative e regole giurisprudenziali.
Indice: Premessa – Introduzione – I. Particolarismo, rivoluzioni, codificazioni – II. Ladottrina del Codice civile – III. Ladottrina del diritto civile – IV. Lagiurisprudenza – V. Fermentipolitici e pluralismo metodologico. Il «socialismo giuridico» – VI. I progetti di riforma e la legislazione di guerra – VII. Il fascismo e la ricodificazione – VIII. I caratteri del Codice civile del 1942 – IX. Costituzione e Codice civile nel secondo dopoguerra – X. I nuovi confini del diritto civile – Congedo. Il diritto civile e la cultura giuridica europea – Note – Indice dei nomi.
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