In questi ultimi anni si è molto equivocato sul termine antipolitica. Una categoria che per lo più viene utilizzata per designare un generico e qualunquistico rifiuto della politica. In realtà, le cose non stanno così. Da questa ricognizione dell'Italia del disincanto emerge, piuttosto, una tendenza sorprendente.
[...]
L'antipolitica, quel diffuso atteggiamento di indifferenza se non di esplicita ostilità verso la politica, è piuttosto l'altra faccia della politica.
Politica e antipolitica, pertanto, paradossalmente convergono, in quanto l'antipolitica è l'esito dell'esasperata politicizzazione della società. E una volta che la società è stata per intero politicizzata la politica si socializza. Si diluisce a tal punto, cioè, che ormai ciascun soggetto sociale è legittimato a fare direttamente politica, senza più la liturgica mediazione dei partiti e della politica. E' un male, è un bene? Staremo a vedere.
Giuseppe Cantarano è docente di Filosofia e storia e ricercatore presso il CRS.
Lo trovi in
Scheda
CBRGL@Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo - Consiglio reg. Toscana