L'idea, tipicamente ottocentesca, era quella di regolare attraverso norme comuni e uniformemente applicate ogni aspetto della vita delle scuole. Proprio la crescita del sistema scolastico ha progressivamente posto in risalto l'astrattezza di questo presupposto.
[...]
Quella che va perseguita è un'unità reale del sistema, che si esprime non attraverso il ripetersi di adempimenti analoghi, ma assicurando a tutta la popolazione le condizioni per l'effettiva uguaglianza delle opportunità d'istruzione. È questo un intento che suppone, da parte delle scuole, la capacità di interpretare le esigenze che emergono nel quadro in cui operano, e di rispondere a tali esigenze con proposte specifiche. La riforma dei cicli crea l'ambiente entro il quale l'uguaglianza delle opportunità d'istruzione potrà incontrarsi funzionalmente con l'espressione di un'autonoma capacità di proposta da parte delle scuole.
Questo libro vuole offrire un primo contributo di approfondimento in un momento in cui le strutture della riforma, definite dalla legge nella loro architettura, sono interpretate per dar vita alla nuova scuola.
Lo trovi in
Scheda
CBRGL@Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo - Consiglio reg. Toscana