I traffici illegali di rifiuti e l'abusivismo edilizio. I combattimenti clandestini tra cani e il saccheggio dei beni archeologici. Il commercio illegale di specie protette e quello di legname pregiato. E poi i nomi dei clan mafiosi coinvolti. I numeri delle attività di repressione da parte delle forze dell'ordine.
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Le storie, spesso davvero sconvolgenti, di aggressione criminale alle risorse ambientali del nostro Paese. Quello realizzato da Legambiente è un lavoro di ricerca e di analisi che si fa leggere come un romanzo. Eppure è la realtà, fotografata fino nei dettagli, anche quelli meno conosciuti. Il Rapporto Ecomafia è uno strumento indispensabile per chi vuole conoscere i fenomeni d'illegalità ambientale in Italia e i mercati globali dell'ecocri-minalità. Uno strumento reso ancora più prezioso da un CD interattivo che contiene tutti i rapporti pubblicati da Legambiente tra il 1997 e il 2002. Ma questo libro è anche un atto di denuncia contro l'indifferenza e l'inerzia di molti.
Il RAPPORTO ECOMAFIA è un'opera collettiva, coordinata dall'Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente. Alla realizzazione hanno collaborato tutte le forze dell'ordine (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e delle Regioni a statuto speciale, Capitanerie di porto, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Direzione investigativa antimafia), l'istituto di ricerche Cresme (per quanto riguarda il capitolo relativo all'abusivismo edilizio), magistrati impegnati nella lotta alla criminalità ambientale e avvocati dei Centri di azione giuridica di Legambiente.
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