La legge sulla procreazione assistita è una brutta pagina del nostro Paese, punisce le donne, offende il desiderio di maternità e paternità, umilia la ricerca e la deontologia medica, ostacola la scoperta di cure per malattie oggi inguaribili. Ferisce il principio di laicità dello Stato...
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La possibilità di separare fin dal concepimento il figlio dalla madre, sia pure sotto il profilo della legge, significa introdurre nell'inquietante indistinzione originaria lo sguardo vigilante di un terzo, quel curator ventris che inaugura in modo più visibile di quanto sia stato finora il controllo della sfera pubblica sulla fertilità femminile...
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