Il volume si occupa dei frammenti lapidei caduti dai palazzi monumentali di Firenze negli ultimi anni.
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Ciò configura una perdita della materia costitutiva dell'opera d'arte ma "siccome - scrive Francesco Gurrieri nella prefazione la perdita della 'materia' corrisponde a una perdita di 'figuratività' (le lacune che si creano depauperano l'immagine dell'edificio), alla fine, è tutto il 'bene culturale città' a farne le spese". Accade che i materiali lapidei costitutivi dei monumenti accusino progressivi collassi, conseguenti a più cause ma soprattutto alla loro costituzione petrografica (geomorfologica) e ai nuovi ritmi degli agenti di degrado. Il volume dà conto di una rilevazione e documentazione sistematica eseguita dal Dipartimento di Restauro della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, nello specifico di quelle opere realizzate in pietra serena e pietra forte, quelle più diffusamente impiegate nei monumenti fiorentini. Il lavoro è suddiviso in una quarantina di schede illustrate a colori: quante le opere analizzate, tra architetture e sculture. Si tratta di una raccolta purtroppo incompleta, comunque la più sistematica di cui si disponga in ambiente scientifico. I dati relativi alle condizioni del collasso dei pezzi sono discontinui, ma sono quelli che le varie circostanze consentivano: costituiranno un'importante base per ulteriori catalogazioni e studi.
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CBR$GLBT@Biblioteca dell'Identità Toscana del Consiglio Regionale