Le liberalizzazioni, sempre al centro dei programmi di tutti i governi, e quasi sempre mai attuate, sono tornate prepotentemente alla ribalta, anche come possibile risposta -a costo zero- alla crisi.
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Per capirne l?importanza basterebbe porsi una semplice domanda: a quanto ammontano i costi dell?inefficienza generata dalla mancanza della concorrenza e quale beneficio per la Collettività si potrebbe trarre dalla rimozione degli ostacoli esistenti? Non impegnarsi a fondo per liberalizzare importanti mercati del terziario in Italia significa rinunciare al rilancio dell?intero sistema economico. Il livello di concorrenza liberata nei servizi della distribuzione, alimentare e non alimentare, dei carburanti, dei farmaci, nelle banche e nelle assicurazioni potrebbero garantire una crescita del Pil dell?1-2%.
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