È passato poco più di un anno dalla presentazione del volume La collegiata di San Gimignano, studi e restauri pubblicato al termine dell'intervento finanziato per preservare la collegiata di Santa Maria Assunta da possibili crolli. Allora annunciammo una prossima pubblicazione per colmare una lacuna di testimonianze su questa preziosa basilica.
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Un cammino da tracciare per ripercorrere l'evoluzione del complesso edificio, gli arricchimenti di opere d'arte, i restauri effettuati nel corso dei secoli. Con la presentazione del volume La collegiata di San Gimignano. Il architettura, i cicli pittorici murali e i loro restauri, curato da Alessandro Bagnoli, la promessa viene mantenuta ed è come proporre la lunghissima trama di un film cominciato poco dopo Tanno 1000 per arrivare ai giorni nostri. Secoli e secoli che hanno visto il duomo di San Gimignano impreziosirsi sia dal punto di vista architettonico che artistico, passando da vicende, comprese quelle della guerra, che lo hanno arricchito in maniera determinante. Un atto di fede e di grande impegno da parte di una comunità che ha saputo preservare un'intera città dal nuovo a tutti i costi e dalla mancata memoria per le radici storichc. Una città nota in tutto il mondo e che si è meritata l'attribuzione del titolo da parte dell'Unesco di patrimonio dell'umanità. La collegiata di Santa Maria Assunta è parte integrante e qualificante di tutto questo. Farne oggetto di ulteriore attenzione e studio, valorizzarne gli aspetti più evidenti, come i cicli di affreschi di Bartolo di Frcdi, di Barna da Siena, di Benozzo Gozzoli, di Taddeo di Bartolo, del Ghirlandaio, le statue lignee di Jacopo della Quercia, le opere di Benedetto da Maiano ci è sembrata un'opera di divulgazione dovuta quale omaggio al genio creativo che in Toscana e nel nostro territorio hanno trovato fervido sviluppo. E San Gimignano e la sua collegiata ne sono un fulgido esempio
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CBR$GLBT@Biblioteca dell'Identità Toscana del Consiglio Regionale