Le funzioni attribuite nei diversi ordinamenti agli organi di giustizia costituzionale, prescindendo dalla loro concreta denominazione e dai modelli di riferimento, vengono ricostruite e rese oggetto di comparazione avuto riguardo alla pluralità delle manifestazioni che la giustizia medesima assume, non identificabili riduttivamente con il controllo di costituzionalità.
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Anche nel secondo tomo dell'opera le esperienze studiate abbracciano un ampio ventaglio di ordinamenti che ricomprende, accanto a modelli tradizionali e più noti, sistemi o gruppi di sistemi finora non adeguatamente analizzati, riconducibili sia alla matrice europea-kelseniana sia alla matrice nordamericana. L'analisi segue una griglia di tematiche omogenee in modo trasversale rispetto alle tradizionali e consolidate categorie classificatorie finora accolte dalla dottrina comparatistica ai fini della individuazione dei modelli di riferimento.
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