I fondi mutualistici, istituiti nel 1992, sono un sistema in grado di offrire con risorse generate al proprio interno (il 3% degli utili netti di ogni società e/o il patrimonio residuo di società in liquidazione) uno strumento finanziario, svincolato dal sistema bancario, che consenta lo sviluppo di nuove imprenditorialità cooperative.
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Che efficacia ha oggi ,a trent'anni di distanza, tale strumento? Secondo quali criteri operano gli enti che li gestiscono? L'autore ricorrendo a metodi d'indagine differenti (ricostruzione storica, esegesi giuridica, analisi economica) illustra la parabola che ha progressivamente condotto i fondi a dedicarsi a società cooperative di grandi dimensioni, con aspirazioni all'internazionalizzazione e alla quotazione sui mercati e ripercorre le tappe di allontanamento, ma anche i punti di contatto, rispetto a una visione solidaristica della mutualità forse tradita, ma non ancora definitivamente tramontata.
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