Per non dimenticare, di Luciano Garibaldi (Pagine), raccoglie i migliori articoli che Luciano Garibaldi ha dedicato agli “anni di piombo”, insieme ad alcuni inediti; il testo ci appare come fondamentale per capire cosa sia stato il terrorismo in Italia.
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L’autore affronta quindi il drammatico excursus della violenza politica di sinistra da vero intellettuale, dimostrando sdegno verso i carnefici, e affettuosa partecipazione verso le vittime, mantenendo sempre però il suo rigore professionale. Compaiono molti casi noti, come quelli di Sossi, Feltrinelli, Montanelli, ecc. Il volume vuole quindi essere soprattutto un mezzo per comunicarci che ricordare gli errori è l’unico modo per non ripeterli. È rivolto a tutti coloro che vogliono conoscere un vero documento degli anni del terrorismo in Italia. L’autore durante gli anni Settanta ed Ottanta ha seguito, come inviato in prima fila, tutte le vicende più importanti degli anni del terrorismo, e ne ha tratto diversi libri: Nella prigione delle Brigate rosse, Mio marito il commissario Calabresi. Ha pubblicato inoltre le sue cronache degli anni di piombo su vari quotidiani (“Il giornale”, “La Nazione”), ma soprattutto sul settimanale “Gente”. Come inviato fu il primo giornalista italiano a ricostruire l’attentato a Hitler del 20 luglio 1944, e ad entrare in Cecoslovacchia il giorno dopo l’invasione sovietica, il 21 agosto 1968. Brigate Rosse.