Il libro è il resoconto di un viaggio durato quarant’anni. E’ un reportage scaturito dall’esperienza di uno psichiatra a contatto con la follia. Descrive il “non incontro” tra le forme della sofferenza mentale e l’organizzazione della psichiatria.
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Il modello di malattia mentale proposto scaturisce dalla teoria dei bisogni: ciascuno ha esigenze primitive ed essenziali da soddisfare, non solo quelle biologiche ma anche le esigenze di sentirsi protetto, pensato, amato, dalle persone significative. Inevitabili mancanze e distorsioni tra bisogni e risposte, in certi casi drammatiche, producono deformazioni e rotture mentali, determinando disturbi cognitivi, emotivi, comunicativi. Compito di una psichiatria adeguata è curare queste persone, che sono “altrove” rispetto ai riti ambulatoriali e alle diagnosi semplificate, usando tecniche identificatorie e non alienanti. Fonte: Edizioni dell’Assemblea – Consiglio regionale della Toscana