Codice dei beni culturali e del paesaggio : aggiornato a: L. 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per il 2015); D.M. 23 dicembre 2014 (organizzazione e funzionamento dei musei statali); D.P.C.M. 29 agosto 2014, n. 171 (regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo); D.L. 12 settembre 2014, n. 133, convertito in L. 11 novembre 2014, n. 164 (c.d. Sblocca Italia)
Licenziare un Commentario al Codice dei beni culturali e del paesaggio ad undici anni dall'entrata in vigore del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e mentre è al lavoro la Commissione ministeriale per la sua revisione può apparire un esercizio accademico, se non un azzardo.
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Abbiamo, tuttavia, ritenuto opportuno e necessario procedere a quest'opera, dal momento che nel settore dell'amministrazione del patrimonio culturale è ormai in atto da mesi una profonda opera di innovazione normativa, tanto a livello primario quanto secondario che, direttamente o indirettamente, ha prodotto e continua a produrre indubbi e notevoli riflessi sulla disciplina codicistica. Alcune delle nuove misure in materia di tutela del patrimonio culturale, sviluppo della cultura e rilancio del turismo contenute nel cd. Art bonus (d.l. n. 83/2014 convertito in l. n. 106/2014) stanno profondamente innovando il settore: dal credito d'imposta per favorire il mecenatismo culturale, al piano strategico per i grandi progetti sui beni culturali che, entro il 31 dicembre di ogni anno, individuerà beni o siti di eccezionale interesse per i quali sono necessari interventi di restauro e valorizzazione; dalla introduzione di una liberalizzazione del regime di autorizzazione della riproduzione e della divulgazione delle immagini di beni culturali per fini senza scopi di lucro, alla possibilità di creare soprintendenze autonome, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, per i beni e i siti culturali di eccezionale valore.
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