'Io non ci sto': a passare dalla parte dei nazisti. Egisto Grassi lo disse l’8 settembre 1943 ma lo scrisse solo nel 2007. Per decenni era in effetti calato il silenzio su quel rifiuto coraggioso che più di 600.000 militari italiani pagarono con l’internamento nei lager tedeschi.
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Impedivano il ricordo ragioni complesse, politiche e familiari: la moglie di Egisto «stava male a sentir parlare di certe cose» che però, a partire dagli anni ’80, iniziarono a riaffiorare. Il risarcimento, benché tardivo, era arrivato ed Egisto, finalmente, si sentì legittimato a ricordare. Prima lo fece raccontando, anche nelle scuole, e infine scrivendo queste Memorie. Per meglio rispettarne il senso etico, centrato sull’impegno sociale, il figlio Marco ha deciso di pubblicarle facendole dialogare con altre voci, variamente imparentate con i tempi e i luoghi della storia di vita del padre. Ne risulta un’autobiografia insolita: profonda perché ‘non solo personale’