Dopo solo tre anni dalla sua elezione, Cosimo, il 25 maggio 1540, in occasione della festa dello Spirito Santo, lasciava l’avito Palazzo in via Larga e si trasferiva con la famiglia nel Palazzo della Signoria, simbolo del potere politico cittadino.
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Il Palazzo, che si ergeva in forme medioevali sulla omonima piazza, fu fin da subito oggetto di una serie di interventi edilizi al fine di renderlo consono sia alle nuove funzioni abitative che a quelle rappresentative in virtù del rinnovato prestigio della dinastia medicea. Un profondo pensiero simbolico è alla base del nuovo intervento. Giorgio Vasari, pittore e architetto, affiancato da una equipe di valenti artisti, incaricato del vasto programma decorativo, attinge alla mitologia per nascondere sotto le sapienti allegorie i principi della filosofia ermetica.
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