Il volume è dedicato ai rapporti tra il cinema e le arti figurative realizzate da artisti toscani (in quanto nati in Toscana o comunque "toscani di adozione", quali Leon Battista Alberti e Silvestro Lega).
[...]
Dal Medioevo a oggi, la Toscana ha contribuito in maniera assai rilevante alla storia dell'arte italiana: dalla rivoluzione giottesca a quella della prospettiva di Brunelleschi, Donatello, Masaccio, da quella macchiaiola al Novecento di Modigliani e di Rosai. Il libro è suddiviso in due Parti: nella prima, Artisti, l'argomento riguarda le opere cinematografiche; la seconda, Iconologie, tratta delle opere cinematografiche che si ispirano a film sulla pittura o documentari d'arte (ossia opere cinematografiche incentrate su un ciclo di affreschi, un pittore, una scuola o uno stile). Il titolo del libro, "Forme visuali in movimento", è un'espressione di Carlo Ludovico Ragghianti che tende a definire la sua idea di cinema, arte visiva e molto legata alla pittura (da cui, del resto, direttamente deriva per il tramite della fotografia). Un profondo studioso d'arte che fu anche profondo studioso di cinema.
Lo trovi in
Scheda
CBR$GLBT@Biblioteca dell'Identità Toscana del Consiglio Regionale