Il disagio come bisogno, difficoltà, malessere; il corpo come sensi, istinto, consistenza; il tempo come momento, occasione, stagione sono elementi fondanti dei versi della raccolta. E ancora, scrive nella prefazione Massimo Arcangeli, il disagio, "chiave di volta dell'intero edificio.
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Con altri contrassegni materiali della stessa sostanza: dalla diversità tacciata o rivendicata, magari di uguali e contrari, alla pazzia".
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