Ancora oggi Dante è considerato un classico della letteratura mondiale, un autore capace di scandagliare l’animo umano con tale profondità da mantenere un significato attuale in ogni epoca.
[...]
In questo il merito di un’iniziativa culturale che reindirizza i riflettori su di un personaggio della Commedia dantesca, rinviando il visitatore a curiosare nuovamente tra quelle pagine che rappresentano sempre una stimolante miniera di riflessione di cui si ha un crescente bisogno in un’epoca di marcata crisi dell’humanum. “Savia non fui. Dante e Sapìa fra letteratura e arte” inaugura la stagione delle mostre e delle attività del Museo San Pietro a Colle Val d’Elsa. Oltre alla bellezza delle opere e dei documenti esposti, la mostra ospita più linguaggi, quello artistico, quello storico e quello letterario per poter elaborare così diversi progetti didattici che coinvolgeranno le scuole. Questa donna, il cui nome è indissolubilmente legato alle pagine della Divina Commedia, condannata da Dante per aver sperato nella sconfitta dei propri concittadini, ci consente di legare questa mostra alla città di Colle Val d’Elsa, a quella lontana battaglia che segnò una svolta storica sia nello sviluppo della Città che nel modo stesso di condurre lo scontro armato.
Lo trovi in
Scheda
CBR$GLBT@Biblioteca dell'Identità Toscana del Consiglio Regionale